Farmaci antiepilettici e morte intrauterina


È stato confrontato il rischio di aborti spontanei e nati morti associato all'uso materno di diversi farmaci antiepilettici.

Il registro EURAP è uno studio di coorte osservazionale internazionale progettato principalmente per determinare il rischio di malformazioni congenite maggiori dopo esposizione prenatale a farmaci antiepilettici.
Utilizzando i dati EURAP, sono state monitorate prospetticamente le gravidanze esposte alle 6 monoterapie e politerapie più comuni con farmaci antiepilettici.
La morte intrauterina ( aborto spontaneo e nati morti combinati ) era l'endpoint primario.

Delle 7.055 gravidanze esposte a monoterapia con Lamotrigina ( n=1.910 ), Carbamazepina ( n=1.713 ), Acido Valproico ( n=1.171 ), Levetiracetam ( n=324 ), Oxcarbazepina ( n=262 ), o Fenobarbitale ( n=260 ) e alla politerapia ( n=1.415 ), 632 sono terminate con morti intrauterine ( 592 aborti spontanei e 40 nati morti ).

I tassi di morte intrauterina erano simili tra le diverse monoterapie ( 8.2% ), superiori con politerapia ( 12.1% ), ma non hanno mostrato alcuna relazione con la dose di farmaci antiepilettici in monoterapia al momento del concepimento.

L'analisi multivariata con 11 covariate in aggiunta alle diverse esposizioni a farmaci antiepilettici ha mostrato che il rischio era maggiore con la politerapia rispetto alla monoterapia ( rapporto di rischio, RR=1.38 ), storia familiare di malformazioni congenite maggiori ( RR=1.92 ) , età materna ( RR=1.06 ) e numero di morti intrauterine precedenti ( RR=1.09 ).

Il rischio era maggiore con l’arruolamento precoce ed è diminuito con una settimana gestazionale più tardiva al momento dell'arruolamento ( RR=0.84 ).

In conclusione, i principali fattori di rischio di morte intrauterina nelle gravidanze di donne con epilessia includono l'esposizione materna a politerapia con farmaci antiepilettici e la presenza di malformazioni congenite maggiori in almeno uno dei genitori. ( Xagena2015 )

Tomson T et al, Neurology 2015; 85: 580-588

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